Marco Simoncelli
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Marco Simoncelli |
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Dati biografici |
Nome |
Marco Simoncelli |
Paese |
Italia |
Motociclismo |
Carriera |
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Carriera in Superbike |
Esordio |
2009 |
Miglior risultato finale |
25º |
GP disputati |
2 |
Podi |
1 |
Punti ottenuti |
16 |
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Marco Simoncelli (
Cattolica,
20 gennaio 1987 –
Sepang,
23 ottobre 2011) è stato un
pilota motociclistico italiano, campione del mondo della
classe 250 nel
2008.
Conosciuto fra gli appassionati con il nomignolo di
SuperSic,
[1] è morto a soli 24 anni durante il
Gran Premio della Malesia, disputatosi sul
circuito di Sepang.
[2] A seguito della richiesta di tifosi ed appassionati,
[3] il
2 novembre 2011 è stato deciso di intitolare il
Misano World Circuit alla sua memoria.
[4]
Carriera
I genitori Rossella e Paolo
|
Nasce a
Cattolica (in
provincia di Rimini), ma è cresciuto a
Coriano (anch'esso in
provincia di Rimini), il
20 gennaio 1987. Ha cominciato a correre a 7 anni con le
minimoto nella sua città. A 12 anni è stato proclamato campione italiano, così come nel
2000, anno nel quale ha gareggiato per il titolo europeo conquistando la 2ª posizione. A 14 anni ha preso parte al Trofeo
Honda NR (salendo in due occasioni sul podio) ed al campionato italiano 125 GP.
Classe 125
Nel
2002
è stato campione europeo classe 125 e lo stesso anno, dopo un buon
apprendistato a livello nazionale ed europeo, ha debuttato nel
Motomondiale in
classe 125 nel
Gran Premio della Repubblica Ceca col team
Aprilia CWF - Matteoni Racing, al posto di
Jaroslav Huleš, passato alla
classe 250; il compagno di squadra era
Chaz Davies. Ha terminato la stagione al 33º posto con 3 punti e ha ottenuto, come miglior risultato, un 13º posto in
Portogallo.
Il
2003 lo ha visto impegnato per la prima stagione completa del campionato del mondo, con il compagno di squadra
Mirko Giansanti, terminando la stagione 21º con 31 punti ed ottenendo come miglior risultato un 4º posto in
Comunità Valenciana.
Il
2004
è stato per Simoncelli un anno difficile che gli ha riservato
sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto
sul
bagnato gli ha permesso di trionfare a
Jerez, dove ha realizzato la
pole position e la sua prima vittoria in carriera nonostante l'insidioso tracciato, e di confermarsi specialista della pioggia a
Brno, dove ha guadagnato ancora la
pole
in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche.
Ma è stata un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non
gli hanno permesso di superare l'11ª posizione della classifica generale
con 79 punti. Il team di cui ha fatto parte è stato il Rauch Bravo ed
il suo compagno di squadra è stato
Steve Jenkner.
Il team Nocable.it Race lo ha ingaggiato per il
2005, gareggiando con il compagno di squadra
Joan Olivé.
Ha vinto un altro gran premio a Jerez ed è salito, nel corso della
stagione, per sei volte sul podio (oltre la vittoria, si è piazzato 2º
in
Catalogna e 3º in
Germania, Repubblica Ceca,
Qatar e
Australia);
pur lottando sempre per le posizioni di vertice, è uscito dalla lotta
per il mondiale già a metà stagione, a causa di alcune difficoltà
nell'adattarsi alla sua
Aprilia RS 125 R in virtù della sua notevole altezza, chiudendo comunque al 5º posto con 177 punti, e realizzando anche una
pole position in
Spagna.
Classe 250
Nel
2006 è passato in
classe 250, alla guida della
Gilera RSV 250 con capotecnico Rossano Brazzi, già tecnico di campioni come
Valentino Rossi e
Marco Melandri,
il quale però si è ammalato dopo le prime gare lasciandolo senza una
vera "guida" durante tutta la stagione. Si è classificato 10º con 92
punti senza ottenere risultati eclatanti, ottenendo come miglior
piazzamento un 6º posto in
Cina.
L'anno successivo, il
2007, la casa madre Aprilia ha tolto a Simoncelli la moto ufficiale affidandogli una
RSW 250 LE, sempre nel team
Metis Gilera,
ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello. È stata una stagione avara
di risultati, terminata al 10º posto con 97 punti, con miglior risultato
in gara un doppio 6º posto (
Francia e
Olanda).
Il
2008 si è rivelato più fruttuoso: ancora con una moto non ufficiale, una
RSA 250,
nelle prime due gare ha piazzato un doppio "zero" in classifica per via
di due cadute, pur essendo particolarmente favorito per la vittoria a
Jerez. Nella gara successiva in Portogallo è riuscito a guadagnare la sua prima
pole stagionale, ma solo nella gara successiva ha portato a casa la prima vittoria al
Mugello, seguita da un'altra in Catalogna. Ricevuta una moto evoluta, ha vinto al Sachsenring con ben 10" di vantaggio su
Mika Kallio,
poi a Motegi, a Phillip Island, e col 3º posto a Sepang si è laureato
campione del mondo della 250, per poi vincere a Valencia a coronamento
di una grande stagione, in cui ha totalizzato 281 punti. Gli altri podi
sono stati: 2° in Francia e
Gran Bretagna, 3º in Olanda e Repubblica Ceca; mentre le altre
pole position sono state ottenute in Germania, Repubblica Ceca,
Giappone, Australia e Comunità Valenciana.
Per il
2009, nonostante l'alloro iridato, ha deciso di rimanere nella classe di mezzo, ma è stato costretto a saltare l'inaugurale
Gran Premio del Qatar
a causa di un infortunio. Dopo alcune gare incerte, nel gran premio di
Francia, Simoncelli dimostra di essere ritornato in forma, vincendo sul
bagnato con gran margine. Nella gara successiva, al Mugello, ancora sul
bagnato ha ingaggiato una lotta all'ultima staccata con
Mattia Pasini, arrivando però in 2ª posizione. Ha trionfato al
Sachsenring conquistando la sua 10ª vittoria nel
motomondiale,
rilanciando così le sue aspirazioni al titolo. In seguito, dopo la
pausa estiva, ha vinto anche a Brno, di nuovo dopo un duello con Pasini,
seguito da un altro successo a Indianapolis, che gli hanno permesso di
ridurre notevolmente il
gap dal
leader del mondiale
Hiroshi Aoyama e dallo spagnolo
Álvaro Bautista. Purtroppo, nel successivo gran premio di
Misano,
per via di una caduta ha perso punti preziosi per la riconquista del
titolo iridato, ma dopo le due vittorie consecutive in Portogallo ed in
Australia si è portato a 12 punti da Aoyama, con ancora due gare da
disputare. Ritornato vicino al vertice della classifica, in Malesia il
giapponese ha vinto la corsa, mentre dietro Simoncelli e
Héctor Barberá rimangono in lotta fino all'ultima curva, con un arrivo al
fotofinish che ha lasciato nelle mani della giuria l'assegnazione delle piazze; per via del
giro più veloce,
la 2ª posizione è stata consegnata allo spagnolo, mentre l'italiano si è
dovuto accontentare del 3º posto, perdendo altri punti preziosi e
facendo aumentare il suo distacco dal giapponese a 21 punti.
Nell'appuntamento conclusivo di Valencia, dopo aver condotto in testa
per buona parte della gara, Simoncelli è stato protagonista di una
scivolata che ha consegnato di fatto il titolo mondiale a Hiroshi
Aoyama; inoltre, la contemporanea vittoria del Gran Premio da parte di
Barberá ha permesso anche al pilota spagnolo di sopravanzare in
classifica il romagnolo, relegandolo al 3º posto finale con 231 punti.
Gli altri podi stagionali di Simoncelli sono stati: 3° in Spagna e
Olanda, realizzando anche quattro
pole position (Giappone, Germania, Repubblica Ceca e Comunità Valenciana).
Durante la stagione
2009 ha anche partecipato alla dodicesima prova del
campionato mondiale Superbike con l'
Aprilia RSV4, sostituendo ad
Imola l'infortunato
Shinya Nakano.
[5]
Durante le prove di qualifica del sabato è riuscito a registrare un
buon tempo piazzandosi in 8ª posizione. Nonostante la seconda fila, in
gara 1 non è partito benissimo, per poi terminare la sua gara con una
caduta. La gara 2 lo ha invece visto protagonista di una bella rimonta,
nella quale è riuscito a conquistare il 3° gradino del podio finendo
davanti al compagno di squadra
Max Biaggi.
[6]
Classe MotoGP
Nel
2010 è passato alla classe
MotoGP con la
Honda RC212V del team
San Carlo Honda Gresini, gareggiando insieme al compagno di squadra
Marco Melandri.
Ha ottenuto come miglior risultato un 4º posto in Portogallo, e ha
terminato la stagione all'8º posto in classifica con 125 punti.
Nel
2011 è rimasto nello stesso team avendo però una fornitura uguale a quella ufficiale del team
HRC, questa volta con compagno di squadra
Hiroshi Aoyama. Ha subito ottenuto un doppio 5º posto, alla gara di inizio stagione in
Qatar ed al
Gran Premio di Francia, e due
pole position, una al
Gran Premio di Catalogna e l'altra in
Olanda. In
Repubblica Ceca ha ottenuto il primo podio (un 3º posto) nella classe regina. A
Misano si è piazzato al 4º posto dopo una concitata lotta negli ultimi giri col connazionale
Andrea Dovizioso e con lo statunitense
Ben Spies. In
Australia è giunto 2º, ottenendo il miglior risultato in carriera in MotoGP.
Il
23 ottobre 2011, durante il
Gran Premio della Malesia, è rimasto vittima di un incidente mortale.
[7]
Nel corso del secondo giro il pilota ha perso il controllo della sua
Honda e, nel tentativo di rimanere in sella, ha tagliato trasversalmente
la pista,
[8] venendo investito dai piloti che lo seguivano,
Colin Edwards e
Valentino Rossi,
i quali non hanno avuto modo di evitarlo; l'impatto è stato talmente
violento da sfilargli il casco. È morto in seguito ai traumi riportati
alla testa, al collo e al torace.
[9]
I
funerali sono stati celebrati il
27 ottobre 2011 nella chiesa parrocchiale di
Coriano, la sua città, e successivamente il suo corpo è stato
cremato.
[10] La sua scomparsa ha avuto grossa risonanza nell'ambiente sportivo e non:
[11] la cerimonia funebre, trasmessa anche in
diretta televisiva,
[12] ha visto la partecipazione di oltre 25 000 persone,
[13][14] mentre un minuto di raccoglimento in sua memoria è stato proclamato dal
CONI per tutte le manifestazioni sportive,
[15] esempio seguito anche dalla
Camera dei deputati[16] e da varie istituzioni locali. Il
Milan, squadra di cui era tifoso, ha giocato con il lutto al braccio la successiva gara di campionato.
[17]
In occasione del
Gran Premio dell'India di
Formula 1
svoltosi la settimana seguente, vari piloti hanno onorato Simoncelli
apponendo il numero 58 sui loro caschi e sulle loro monoposto,
[10] ed il vincitore della gara
Sebastian Vettel ha dedicato il suo successo a Simoncelli e a
Dan Wheldon (altro pilota scomparso una settimana prima).
[18] Il
motomondiale lo ha invece ricordato prima del
Gran Premio della Comunità Valenciana,
ultimo appuntamento della stagione, quando i piloti di tutte le classi,
oltre ad apporre il numero 58 su caschi, tute e moto, hanno effettuato
insieme un giro di pista commemorativo dietro alla Honda di Simoncelli,
[19] guidata per l'occasione dall'ex iridato
Kevin Schwantz, amico del pilota ed idolo della sua infanzia.
[20] Michele Pirro, vincitore del Gran Premio della
Moto2 e anch'egli pilota del
Team Gresini Racing, gli ha dedicato la sua prima vittoria nel motomondiale.
[21] Loris Capirossi ha invece deciso di correre la gara (la sua ultima prima del ritiro) con il numero 58 di Simoncelli.
[22]
L'anno successivo, il team
Gresini Racing ha scelto di correre la stagione
2012 cambiando la propria livrea da
bianca a
nera per ricordare Simoncelli.
[23]
Risultati in gara
Motomondiale
Campionato mondiale Superbike
2009 |
Moto |
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Punti |
Pos. |
Aprilia |
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Rit |
3 |
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16 |
25º |
Legenda |
1º posto |
2º posto |
3º posto |
A punti |
Senza punti |
Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce |
Non disputata/Non valida |
Non qual./Non part. |
Squalificato |
Ritirato |
Palmarès
Onorificenze